Stelle

Nel mio cielo, brillano come stelle spiriti che riverberano la luce del Signore, Ne ripetono il Verbo, Ne cantano la gloria. Anche le stelle scintillanti nel vostro cielo raccontano la luce, la parola, la Gloria di Dio. Ammiratele, ascoltatele, vibrate con le loro vibrazioni armoniose, canteremo con le stelle la gloria del Padre, io nel vostro e noi nel mio cielo. Questo paesaggio invita alla contemplazione. Contemplare vuol dire stare insieme nel tempio, a meditare sullo spettacolo organizzato dal Signore.

Crocefisso di Alberto Sotio,1187. Duomo di Spoleto

Simbologia del paesaggio

Il levarsi del sole e della luna, gli uccellini che saltellano sui tetti, il verde dei boschi tutt'intorno, tutto induce alla contemplazione del Signore. Su questo monte si insediarono gli Eremiti, in comunità tutte tese alla vita contemplativa e al recupero della tradizione scritta dalla forza divina e dalla comunità cristiana.

La fortezza, lassù, è il simbolo della forza.
Il ponte più in basso simboleggia la nuova alleanza.

Comincia ad essere chiaro il disegno? Traduco. Il Signore del vecchio Testamento, dopo la punizione del diluvio, ha lanciato all'uomo sopravvissuto un ponte per superare il baratro, l'orrido del peccato, e riprendere il cammino verso l'alto. Ma la via passa attraverso il dolore della croce, che sta lì in cima come sul Golgota, a ricordare il sacrificio di Gesù, figlio di un Dio buono ed umano. Si erge come un'antenna puntata verso il cielo, che di notte brilla di stelle, come il paradiso di spiriti vividi di luce. Alla fine del ponte c'è la torre, che s'innalza come una sentinella all'inizio del faticoso cammino. La torre simboleggia la fede, senza la quale tutto il percorso non ha senso, ed anche i più esaltanti e commoventi spettacoli del creato si riducono a meri fenomeni occasionali e prevedibili.

La fortezza, la perseveranza, la fede e il sacrificio sono qui calati in uno scenario di luoghi votivi, in cui uomini pii hanno dedicato la vita alla preghiera e all'operosa attività di apostoli del Signore. Volgete anche voi lo sguardo con fermezza di fede, contemplerete il mistero della vita nella serenità e non vivrete nel buio dell'incognito, ma nella rassicurante luce della certezza. (Cielo che poesia pag. 80)